Energie rinnovabili, si va verso la nuova generazione

I nuovi scenari per gli impianti: minieolico integrato, miniidrico, teleriscaldamento e cogenerazione tra i sistemi che trasformano l’utente in produttore. In Puglia prevista entro il 2020 una potenza installabile di circa 5 GW. E questo, malgrado lo stop del decreto Romani.
Nuove strade per le rinnovabili – Tradizione ed innovazione, sviluppo di piccoli e nuovi sistemi rappresentano le prospettive future delle energie rinnovabili. Il percorso, iniziato nel corso del 2007 con l’elaborazione del documento Position Paper sulle fonti rinnovabili da parte del Governo, ha visto nella normativa aggiornata una fase successiva che ha permesso la diffusione di impianti in armonia con il continuo miglioramento delle soluzioni installative, andando nella direzione di una migliore efficienza distributiva con un potenziale risparmio ed una maggiore sicurezza nella erogazione di energia di alta qualità. L’energia prodotta da impianti fotovoltaici, in questo quadro, ha un ruolo sempre crescente nell’integrazione con i piccoli impianti di generazione di tipo convenzionale che potranno essere così ridotti progressivamente di numero ed integrati con la rete nazionale delle grandi centrali assicurando il contributo nelle ore di punta (livellamento del carico soprattutto nelle ore centrali della giornata).

Impianto ad uso domestico

Possibile un forte risparmio energetico – In Puglia, in particolare, questo sviluppo promette il raggiungimento di un primato nel mercato fotovoltaico (è stata prevista una potenza installabile al 2020 di circa 5 GW, ipotizzando la realizzazione di impianti fissi da 1-2 MW su edifici la cui diffusione è in rapida crescita con un aumento circa del 50% solo in questo ultimo anno) sia per le caratteristiche di irraggiamento, sia per la conformazione del territorio.

Secondo l’Arch. Giuseppe Todisco, che ha collaborato con i più importanti studi di architettura italiani e che fa parte dello staff della Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari, «il risparmio energetico sarà possibile attraverso la generazione di piccoli impianti per la produzione di energia trasformando l’utente in produttore.

L’arch. Giuseppe Todisco

Questo è possibile su diversi livelli». Tra i sistemi vi sono il mini idrico, mini integrato, il riutilizzo delle acque piovane con l’ottimizzazione dei consumi, la cogenerazione, il . «E’ una generazione diffusa d’impianti ad area di quartiere ed urbane, specie per le nuove costruzioni, – ha sottolineato Todisco – che deve diventare un obbligo. Dobbiamo aiutare la coscienza collettiva a formarsi». Il presidente della Ghisa mestieri, Riardo Ravaioli, invece, spiega che «è possibile inserire in tutti i generi di pali sistemi per la sicurezza, il controllo del traffico e dell’ambiente, delle acque, prevenzione degli incendi. Si tratta di elementi non invasivi. I corpi illuminanti con sistemi a led consentono una diminuzione del consumo energetico».
Nell’ambito dell’edilizia ciò che sarà possibile, è il processo di sostenibilità attraverso il superamento della radicata tradizione costruttiva e delle consolidate procedure d’approccio. Saranno così posti altri elementi e sistemi considerati solo marginalmente fino ad oggi: orientamento, , fattori di ventilazione naturale, ombreggiamento prodotto dalle preesistenze, adozione di sistemi alimentati da , sistemi domotici di gestione, sistemi di sfruttamento e gestione dell’energia geotermica profonda.

 

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