India, centrale solare termodinamica made in Italy

India, centrale solare termodinamica made in Italy 

 

La società Archimede Solar Energy (Ase) costruirà una centrale solare termodinamica in India basata su un’innovativa tecnologia inventata dal fisico Carlo Rubbia e sperimentata in un impianto in Sicilia entrato in funzione l’anno scorso.

Il progetto, che rientra nel programma indiano “Solar Mission” per lo sviluppo dell’energia solare, sarà realizzato nel deserto del Rajasthan da un consorzio di cui fa parte l’azienda di Massa Martana (Perugia), che produce le speciali tubature e che appartenente al gruppo Angelantoni Spa (e per una quota del 45% da Siemens).

La tecnologia è stata presentata a New Delhi in un stand inaugurato ieri dall’Istituto Commercio Estero (Ice) nell’ambito del convegno internazionale World Sustainable Development Forum 2011 organizzato dal centro di studi Teri guidato dal Nobel per la pace indiano Rajendra Kumar Pachauri. Lo spazio espositivo ospita altre nove società italiane di tecnologia verde e studi di architettura specializzati in green building.

La centrale, battezzata Rajasthan Solar One, del valore di circa 60 milioni di dollari, sarà in grado di produrre 10 megawatt, equivalenti al fabbisogno di oltre 3 mila case, secondo gli standard occidentali. La sua particolarità risiede nella capacità di raccogliere e conservare per molte ore l’energia termica del sole per generare energia elettrica anche di notte o quando il cielo è coperto. Grandi impianti solari termodinamici a concentrazione sono già in funzione con successo, in particolare in Spagna e Stati Uniti.

Ma a differenza del metodo “tradizionale” che usa lunghe file di specchi per concentrare il calore del sole su un tubo dove scorre olio sintetico, la tecnologia italiana utilizza i sali fusi come fluido termovettore al posto dell’olio. Questi sali raggiungono infatti temperature molto più elevate (550 gradi anziché 400), permettendo all’impianto di restare in funzione quasi a ciclo continuo, senza doversi fermare nelle ore di buio o in caso di nuvole.

Categorie: News | Lascia un commento

Navigazione articolo

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.